domenica 6 maggio 2012

Un pomeriggio d'agosto.



Un pomeriggio d’agosto di un anno in cui ero più piccola di ora.

È solo un frammento. Potrebbe diventare qualcosa di più se solo chiedessi di raccontarmelo. Potrebbe diventare qualcosa di più se il mio ricordo volesse diventare di qualcun altro. E allora mi tengo il mio frammento, che se è mio non è più solo.

Non ricordo il caldo, ma ricordo come ero vestita (maglietta, pantaloncini corti e sandali) quindi immagino che ci fosse caldo. Non ricordo tutti i bambini che erano intorno a me, ma ricordo che erano tanti. Non ricordo tutta la gente che era intorno a me, ma ricordo chi mi tiene per mano.

Non mi ricordo nient’altro di quella estate, né in che città fossimo, né quali altri posti avessimo visitato. Ricordo solo questo frammento di pura felicità per un’emozione mai provata prima. Un misto di scalpitante eccitazione e di avventurosa prudenza.

Chiudo gli occhi. E improvvisamente mi ritrovo per mano a mio papà mentre camminiamo su una persona gigante. Il mio entusiasmo è palpabile! Gulliver! E io sono una lillipuziana! Non la so tanto bene quella storia, ma mio papà me l’ha raccontata prima, quando siamo entrati in questo parco giochi, e allora io la sto vivendo.

Mi trovo sopra la pancia gigante di un uomo che è stato ritrovato svenuto sulla nostra spiaggia. Ma sono scemi gli altri bambini che corrono? Non sanno che può essere pericoloso? Noi non siamo neanche grandi come una sua unghia, solo il mio papà è grande come una sua unghia, ma non basta se questo uomo gigante decide di svegliarsi. Va bene, ora dorme, ma si deve stare attenti lo stesso, questa statua gigante sembra vera e ricordo perfettamente mentre devo usare anche le mani per scavalcare una piega della giacca dell’immenso Gulliver.

È solo un frammento. Il mio frammento. Del primo ostacolo che mi sono trovata a superare.

Io trotterello tranquilla, mollando la salda mano al mio fianco solo se strettamente necessario, immersa nella mia avventura, consapevole che è solo un gioco, ma ignara che difficilmente mi sarei sentita ancora così.

Così grande.

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