domenica 28 maggio 2017

La locanda.

Vediamo se con un’immagine ti risulta più chiaro: prova a pensare alle persone come a delle locande.

In che senso?

Una locanda accoglie ed ospita ogni giorno tanti visitatori diversi, e per tutti il trattamento è lo stesso. Indipendentemente dal carattere del nuovo arrivato, la locanda gli aprirà la porta, lo accompagnerà nella sua stanza, lo farà sedere in salotto, gli servirà anche pranzo e cena e avrà cura di lui finchè questo non deciderà di andarsene da solo.
Lo stesso trattamento, la stessa cura verrà riservata per un ospite simpatico e per uno antipatico, un ospite chiacchierone e uno più silenzioso, uno sorridente e uno brontolone.
In poche parole la locanda accoglie tutti. E lo fa sempre con gentilezza.

Questo è chiaro, ma ora come si collega la locanda con le persone?

Il principio è uguale. La persona si ritrova alla sua porta ogni giorno tanti ospiti diversi, lì a bussare: emozioni felici o tristi, leggere o preoccupate, spensierate o spaventate; anche in uno stesso giorno, anche nel giro di poche ore. Allo stesso modo della locanda, la persona deve imparare ad accoglierle tutte, farle accomodare in salotto per il tempo che vorranno trascorrere lì. Sia che queste siano emozioni con le quali è piacevole passare un pomeriggio, sia che queste siano emozioni che si preferirebbe non vivere. Ti immagini cosa potrebbe succedere a una locanda se questa decidesse di non aprire la porta e quindi di non accogliere tutti quei visitatori più scomodi, tristi e scorbutici?

Inizio a capire… Questi potrebbero accumularsi tutti quanti lì fuori, pronti a buttare giù le mura e rovinare rumorosamente su ogni cosa che incontrano una volta scardinata la porta.

Sì, è una possibilità. Potrebbero anche, essendo rimasti fuori, coprire tutte le finestre, così che gli ospiti che sono riusciti ad entrare, non vedrebbero più il paesaggio fuori.

Penso di aver chiara la morale di questa storia: è bene aver cura di tutte le proprie emozioni perché, in fin dei conti, sono loro che portano avanti la locanda; essere in grado, in qualche modo, di accoglierle tutte, così che non gli venga in mente di distruggere nulla o oscurare la vita.

Esatto. E tutto questo sempre con gentilezza.
Proprio così, con gentilezza.