Oggi chiedo alla signora Carla se sa in che anno siamo. Lei mi risponde che siamo nel milleeee…novencentoooooo….settantotto! Poi mi guarda, socchiude un pochino gli occhi e mi dice: “No… forse no.. è che questa è una data che mi viene sempre in mente.. non so perché..si vede che sarà successa qualche cosa che mi ha segnato..” . E’ in questo reparto da pochi giorni ed è convinta di essere qui dentro dal 1978. Qualche giorno fa era nella sua casa. Invece oggi si trova in questa sala da pranzo, su una sedia a rotelle, ad un tavolo, che aspetta che arrivi il pranzo. Bè, dopo tutto sono già le 10 del mattino.
Qualche tavolo più in là c’è la signora Gina. La signora Gina non fa altro che urlare. Probabilmente verrà spostata in psichiatria tra poco, perché nessuno riesce a relazionarsi con lei. Perché nessuno si prende del tempo per relazionarsi con lei. Perché nessuno ce l’ha del tempo per relazionarsi con lei. Perché nessuno riesce a relazionarsi con lei? Perché nessuno si prende del tempo per relazionarsi con lei? Perché nessuno ce l’ha del tempo per relazionarsi con lei? E allora lei urla. Finchè tu non vai lì, le chiedi se ha bisogno di qualcosa e lei non ti sa rispondere; allora torni dalla signora Carla, che non dovrebbe essere interrotta: su una giornata di 24 ore, viene considerata da qualcuno per 11 minuti, dovrebbe avere il diritto di avere questi 11 minuti per lei. Torni dalla signora Carla e Gina ritorna a urlare. A strillare. Uno diventa pazzo. E nel salotto della signora Carla nessuno strillava. Invece lei ora è qui. Ieri era a casa sua, oggi è qui.
È qui con una vita che non ricorda. Non sa perché sia qui, e neanche sembra importargliene. I progetti che facciamo oggi, le risate che non dimenticheremo mai, i pianti che ci fanno stare male come non staremo mai più, i litigi da cui non riusciamo a venire fuori, i regali magnifici che pensiamo, le serate in cui ci sentiamo di spaccare il mondo, i concerti che ci fanno emozionare, i momenti che viviamo così intensamente..domani diventano niente. Ed è difficile questo punto di vista. Non si capisce. Non si capisce perché se la signora Carla è importante tanto quanto mia nonna, e questo è un postulato imprescindibile, se lei è importante tanto quanto mia nonna, perché mia nonna ha sempre avuto accanto 10 nipoti e un marito che è morto per lei e la signora Carla invece è in questa sala insieme alla signora Gina ad aspettare il pranzo alle 10 del mattino, senza una storia da raccontare perché non la ricorda?
E quando esco di lì, con la musica nelle orecchie, con gente che mi dice all’orecchio che vuole una vita spericolata, mi parla di piccoli uomini, mi svela che ha fatto l’amore in tutti i luoghi e in tutti i laghi.. mi viene da chiedermi il senso.
Esco da li e vado in bicicletta, con la pioggia che mi bagna e che non mi importa perché tanto quando sei bagnato sei bagnato. Il problema è quando non sei bagnato che allora rischi di bagnarti, ma se sei bagnato non rischi più di bagnarti.