martedì 30 ottobre 2012

La mamma e il bambino.




“Ey..svegliati…è ora…”
“…mmmhh…”
“Su, forza, la colazione è già pronta..”
“..mm mmh..”

E così la mamma, anche oggi, veste il suo bambino. Mentre ogni tanto lo rassicura dicendogli che è certa che il suo amico Luca non sarà più arrabbiato con lui. Non fa niente se ieri si è dimenticato di dargli una delle sue caramelle, Luca è bravo, se ne sarà scordato.

Il bambino sembra più tranquillo. La mamma ha sempre ragione. Incredibile come la mamma non sbagli mai. No, certamente Luca non sarà più arrabbiato con lui.

Sono giorni in cui non nevica più, finalmente è arrivato il sole, però le temperature sono ancora basse. Per questo la mamma stringe per bene la sciarpa del bambino, mentre lo fa sedere sul seggiolino della sua bicicletta, legandolo con attenzione perché non cada.

Nonostante il freddo al bambino piace andare in bici. Gli piace vedere il fumo che esce dalla sua bocca. Ma ancora di più ama respirare il profumo della sua mamma, portato al suo naso dall’aria che attraversano insieme, e che lo riscalda dentro. Facendogli scordare del freddo fuori.



Sono passati ormai degli anni da quelle mattinate fredde. E da quel senso di sicurezza provato accoccolato sul seggiolino della bici. Anni in cui un senso di sicurezza, anche solo simile a quello, non l’ha più trovato. Sono cambiate tante cose, ma sempre ci sono delle mani che stringono una calda sciarpa al collo di qualcun altro.

“Che bel sole che c’è!”
“Sì mamma, hai visto che ha smesso di nevicare?”
“Perché? Ha nevicato?”
“Sì mamma, tutto ieri e tutto stanotte.. Ma ora è uscito di nuovo il sole!”
“Che peccato che mi sia persa la neve.. Mi piace così tanto.. Chissà dov’ero mentre nevicava.. Non me lo ricordo più..”
“Non fa niente mamma..”

E con un sorriso malinconico aiuta sua madre a salire in macchina ed è lui ad allacciarle la cintura. Da quando il medico gli ha detto della malattia non vuole più lasciarla a casa da sola; e allora tutti i giorni l’accompagna in quel centro, dall’altra parte della città.

“Dove stiamo andando?”
“Al centro dove ci sono gli altri tuoi amici”
“Quali altri miei amici? Il Giorgio e la Milena??”
“No mamma, non loro… La signora Anna, la signora Maria, il signor Adelmo…”
“Peccato, avevo voglia di vedere il Giorgio e la Milena. È tanto che non li vediamo vero? No.. Non ricordo l’ultima volta che li abbiamo visti... Non ricordo più niente…”
“Non ti preoccupare mamma, andrà tutto bene..”

La mamma guarda le altre macchine, in coda come loro; si pulisce con la mano la gonna perfettamente pulita; apre delle custodie dei cd che ha trovato nella portiera. Torna a sbirciare fuori dal finestrino e pensierosa sospira:

“Chissà come starà quel tuo amico Luca.”





10 commenti:

  1. L inversione dei ruoli è la cosa straziante

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    1. Sì. Straziante penso che sia una definizione giusta.
      E disarmante.

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  2. toccante......naturalmente.

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  3. L'orologio è un'immagine perfetta. Notare l'attenzione anche alla scelta delle foto in qst blog..
    Quello che dovrebbe aiutarci ad accettare meglio questa ruota della vita che gira,..
    ..è la consapevolezza che siamo tutti nella stessa barca!
    Se la vì! Godiamoci tutte le nostre relazioni.., che è meglio!! ;)

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    1. Già: per la scelta delle foto ci metto sempre un sacco di tempo! Brava Spizzi che lo noti!
      (pure la bici tra l'altro per me è abbastanza azzeccata..ora, non per menarmela, ma una bici legata ad un palo, con la neve intorno..alla fine di questo racconto..che chicca!! Brava Lele!! Ahahaha!!)

      Senza dubbio: goderci le nostre relazioni mi pare un ottimo antidoto..!

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  4. certo, azzeccatissima! pensavo che qualcuna la scattassi apposta..! :)

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    1. No, faccio il contrario: scrivo i racconti in base alle foto che ho.. ;)

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  5. Mari non so cosa sia, se la parola azzeccata -magari più d'una ;) -, se la foto, se il loro insieme -probabile-, ma man mano che ti leggo mi dimentico di farlo. Vivo,e basta. Un pugno dolce. Brava proprio.

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    1. E io, non so se te l'ho già detto, ma ti pregherei di non scrivermi mai più commenti così belli, perchè se no poi la gente preferisce leggerne uno tuo di blog.. ;)

      Grazie Sara..

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