Va bene, l’ho capita la questione
dell’essere il proprio centro per se stessi, di far dipendere la mia felicità
da me e non da altri; mi è piuttosto chiara e la condivido, mi trova d’accordo.
“Mh mmm...”
Ho capito anche perfettamente l’importanza
del momento presente, senza voltarmi indietro a rimuginare e senza fissare lo
sguardo al futuro facendomi sorprendere dall’agitazione. Sono concentrata sui
miei passi di oggi, non quelli di ieri e non quelli di domani.
“Va avanti.”
Mi piace moltissimo quando riesco
ad avere uno sguardo diverso sulle cose che mi preoccupano; sento davvero un’ossigenazione
nuova, sento davvero che sono cambiata e, con fierezza, mi sento un po’ più in
là rispetto all’altro giorno. Quando riesco a salire sulla mia spirale,
modificare il mio punto di vista così da accorgermi di dettagli importanti che
per forza trasformano il mio pensiero, il mio stato d’animo, il mio
atteggiamento. Mi piace da matti essere riuscita a comprendere questo stile di
vita e, sì, a farlo mio sempre di più. Mi piace da matti poter dire che ho
finalmente capito tutte queste idee che, ad un primo ascolto, mi spaventavano e
mi sembravano molto complicate; ma soprattutto mi piace da matti esserci dentro
e sentire che hanno determinato il mio cambiamento.
“Eppure? Cosa c’è che non va?”
Eppure c’è che ci sono dei
momenti in cui vorrei sdraiarmi in mezzo alla strada, con il mio cuore e la mia
testa, uscire dal mio centro, uscire da me così consapevole ora, e farmi
prendere in braccio da qualcuno che sappia avvolgermi completamente con il suo
abbraccio e, sentendomi cullata e coccolata, avanzare per un po’ non solo e
sempre sulle mie gambe.
Fu a quel punto che la voce, con
il suo infinito sapere, tacque. E per la prima volta l’amò, prendendola in
braccio.
Hai dentro una grande speranza. Non farla mai morire! Franco
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